Pagina 50 - santa maria goretti 01

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portoghese passando per l’inglese, francese, spagnolo e
logicamente italiano. in appena 60 anni possiamo dire che le
principali lingue del mondo hannoraccontatoa tutte le latitudini lastoria
di s.MariaGoretti enon solo. una buona letteratura le hanno anche la
biografia di alessandro serenelli, il suo uccisore, e assunta Goretti,
la sua mamma. anche i due famosi film usciti su di lei hanno sempre
avuto un’audience da primato: ricordiamo l’indimenticabile
cielo
sulla palude
di augusto Genina (1949) e quello di
rai uno Maria
Goretti (2003).
un profilo artistico di notevole spessore che ha
contribuito a diffondere nel mondo il nome della santa bambina.
anche l’iconografia ha avuto una accelerazione addirittura dopo
appena qualche anno dalla sua morte (1902) con il primo
monumento costruito nel 1904 dove Maria Goretti è raffigurata sul
marmo morbido e opaco dello scultore Zaccagnini, nelle vesti di s.
Cecilia del Maderno. da quel momento il “ritratto” di Marietta ha
impegnato la vena artistica di pittori ed artisti di tutto il mondo. il
più famoso è quello realizzato dal Brovelli (1929) artista nettunese
che attualmente si trova nella cosiddetta tenda del perdono in via
orsenigo 1 a nettuno, la stanza cioè dove Marietta morì il 6 luglio
1902.Ma abbiamo ritratti di Marietta nelle varie chiese di olanda,
Belgio, francia, spagna, africa e Giappone, chiaramente con i tratti
somatici degli abitanti del posto. il ritratto per la Canonizzazione
venne dipinto dalle suore Missionarie francescane su ordinazione
di p. Mauro liberati, postulatore della Causa di Canonizzazione
della santa.
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tipico “progressivo” prima della stampa definitiva
l’
iConoGrafia e la storia di
s. M
aria
G
oretti