Pagina 145 - santa maria goretti 01

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autenticamente vissuta: Gesù aveva parlato ai semplici e non ai dotti.
Queste le parole di Giovanni paolo ii a tal proposito: “la giovane
età, la mancanza di istruzione scolastica e la povertà dell'ambiente
in cui viveva non impedirono alla grazia di manifestare in lei i suoi
prodigi. anzi, proprio in tali condizioni apparve in modo eloquente
la predilezione di dio per le persone umili. tornano alla mente le
parole con le quali Gesù benedice il padre celeste per essersi svelato
ai piccoli e ai semplici, piuttosto che ai sapienti e ai dotti del mondo”.
in questo contesto determinante diventa la famiglia dove forti sono
i vincoli di amore, di rispetto, di devozione al Signore: “Maria viveva
in un ambiente familiare sereno e unito, animato da fede cristiana,
dove i figli si sentivano accolti come un dono e venivano educati dai
genitori al rispetto per sé e per gli altri, oltre che al senso del dovere
compiuto per amore di dio. Ciò consentì alla bambina di crescere
serena alimentando in sé una fede semplice, ma profonda. la Chiesa
ha sempre riconosciuto alla famiglia il ruolo di primo e
fondamentale luogo di santificazione per quanti ne fanno parte, a
cominciare dai figli”. a questo modello oggi, la modernità con le sue
false chimere, ha sostituito un concetto più disinvolto di famiglia,
con meno vincoli, più egoismi, ed ha proiettato i giovani, privi di
questo alveo virtuoso, verso l’edonismo e la perdita di rilevanza del
valore della castità. Così scrive Giovanni paolo ii: “Quale fulgido
esempio per la gioventù! la mentalità disimpegnata, che pervade
non poca parte della società e della cultura del nostro tempo, fatica
talora a comprendere la bellezza e il valore della castità”.
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