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FILM, GIORNALI e FUMETTI
i primi anni, subito dopo la guerra, nel cinema italiano si diffonde il
filone che va sotto il nome di “neorealismo”. le pellicole di questo
periodo sono caratterizzate dalla comune ansia del vero, la fame di
realtà, la capacità di descrivere i disastri, le sofferenze, i problemi
reali del paese.
il film di augusto genina, Cielo sulla palude, del 1949 ebbe un di-
screto successo ottenendo numerosi riconoscimenti. la storia del
film è ispirata alla famiglia goretti che come molti contadini si era
trasferita nelle campagne delle ferriere, allo scopo di poter coltivare
la terra, in una zona paludosa dove regnava la malaria. Dopo la
morte del padre, la piccola Maria goretti diviene un sostegno della
famiglia insieme alla madre sino a quando alessandro Serenelli il 5
luglio 1902 la pugnala a morte. E’ una sorta di documentario della
vita nelle paludi pontine, con una fotografia molto curata anche per-
ché genina si avvale della collaborazione artistica di Duilio Cam-
bellotti,scultore, scenografo e costumista del teatro di roma ma
soprattutto uno dei massimi esperti di quel territorio. Buona ed in-
cisiva l’interpretazione di ines orsini che la critica dichiara essere
molto somigliante alla santa delle paludi.
nel 2002 è la versione televisiva di giulio Base, con Martina pinto
nel ruolo di Maria goretti ed il bravo flavio insinna in quello di don
Basilio.
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Conografia