A
LBERTO
S
ULPIZI
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Le cartoline dedicate al costume di
Nettuno sono per le mie conoscenze e
ricerche condotte nella storia della cartoli-
na locale per circa un trentennio, una ven-
tina, non prendendo in considerazione le
fotocartoline private. (figg. 1-2-3). Queste
se dotate di una didascalia o ancor meglio
se
viaggiate
sono da considerarsi cartoline
a tutti gli effetti, ma per la nostra ricerca
prendiamo in considerazione solo il
periodo che va dalla nascita della cartoli-
na agli anni Cinquanta e quelle cosìdette
da tabaccaio
.
Le prime cartoline con il costume di
Nettuno,
le priore,
risalgono alla
serie azzur-
rina
, del fotografo Valeri Mancinelli, attivo
fra la fine dell’Ottocento ed i primi anni
del novecento. Nel volume di Piero
Becchetti,
Fotografi e fotografia in Italia, dal
1839 al 1880,
edizioni Quasar, il nostro
fotografo ed editore è annoverato nel-
l’elenco dei migliori artisti operanti in
Italia. Valeri Mancinelli, si dedica con
molta passione a questa attività fotogra-
fando con la sua cassetta a lastre i dintorni
del paese ed il suo costume. Nato a
Nettuno nel 1842, è figlio di Angela Fiorilli
e di Carlo Valeri, secondo di otto figli e fra-
tello del pittore orientalista Salvatore che
diventerà il direttore dell’Accademia di
Belle Arti di Costantino-poli. Giovanni
Valeri Mancinelli sposa a Nettuno il 16
maggio 1870, Clelia Felici, da cui ha tre
figli: Luigi, Carolina che in seguito si pren-
derà cura dello zio Salvatore e Margherita.
Il corpus dell’opera fotografica del Valeri
che a Nettuno ricoprirà la carica prima di
consigliere comunale, poi di segretario,
prodotto in proprio agli albori della storia
cartolinistica, quando in seguito la cartoli-
na diventerà un’industria, verrà affidato
all’editore Enea De Gregori che continuerà
a stamparlo dedicando particolare atten-
zione soprattutto al costume di Nettuno.
Le più antiche cartoline della serie azzur-
rina mostrano in una, un bel primo piano di
priora volta verso destra
,
mentre in altre due,
le cosiddette
saluti da…
una piccola immagi-
ne di priora con altre del paese poste a
fine-
strella
. (figg. 4-5-6). Risalgono probabilmente
a negativi del 1893/95 e sono stampate in
modo artigianale, in tiratura di poche centi-
naia di pezzi, la stampa litografica infatti non
consente un’alta produzione, sono virate nel
classico colore che da il nome alla serie, stam-
pate intorno al 1899 mostrano una storia con
la esse minuscola ma non è affatto certo che
valga meno della storia ufficiale. Ritroviamo
la modella presente in questa cartolina della
prima serie anche in una cartolina bianco e
nero, di poco successiva alle
azzurrine
, sigla-
ta dal fotografo stesso sul lato sinistro (figg.
7-8) e spedita dal poeta Gabriele D’Annun-
zio in data 19 luglio 1902 alla Signora Magdel
Heinemann Sindici, durante uno dei fre-
quenti soggiorni del poeta presso Villa
Borghese a Nettuno dove nell’estate successi-
va scriverà
La figlia di Jorio
.
Nelle cartoline nettunesi dei primi anni
del Novecento sono rappresentati personag-
gi ed aspetti della civiltà contadina e mari-
nara: il carro da vino e il trasporto del car-
bone, il mercato degli ortaggi e la sciabicata
in mare, quindi i ritratti, dalle popolane alla
fonte, ai gruppi di cacciatori, dai ritratti di
famiglia patriarcale, alle famiglie aristocrati-
che in gita; inoltre commemorazioni e feste
in cui fa bella mostra tutto il paese con auto-
rità civili e religiose, le processioni con pag-
getti ed angioloni e le nostre priore.
Un acquarello anonimo con sullo sfon-
do il Circeo è databile primi Novecento per
l’impostazione delle righe del retro cartoli-
na, ed è coeva di quella che ritengo la più
bella cartolina del Costume di Nettuno
opera di Alterocca, la n° 5950 spedita da
Josephine
con
much love e thanks
rigorosa-
mente scritto sul verso (figg. 9-10). Il forma-