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I
L COSTUME DI
N
ETTUNO NELLE CARTOLINE D
EPOCA
Alberto Sulpizi
N
el Settecento viaggiavano carton-
cini variamente illustrati per
auguri, utilizzati da una piccola cerchia di
persone appassionate di cose artistiche, ma
l’uso della cartolina per corrispondenza,
inizia nella seconda metà dell’Ottocento.
Dapprima prevalentemente a carattere
floreale, decorativa, disegnata da artisti
famosi, in seguito documentando vedute
paesaggistiche o costumi tradizionali, ini-
zia il suo cammino, fatte debite eccezioni
nel 1895, anno in cui Umberto I° ne autoriz-
za con apposito decreto l’edizione, la diffu-
sione, la vendita, fino a diventare al giorno
d’oggi
oggetto di culto
e ricerca.
La cartolina illustrata, si presenta al
destinatario come un cartoncino rettango-
lare di pochi centimetri con su di un lato
una veduta o un soggetto, mentre dal lato
opposto, lo spazio per un saluto, andando
però spesso oltre il valore del comune salu-
to, avendo il potere di conservare momenti
di un recente passato; unico nostro compi-
to, soffiare sullo strato di polvere che spes-
so lascia il tempo e recuperare quei
momenti di vita trascorsi ma non perduti.
Chi ha inventato la cartolina? La fin
troppo ampia letteratura e lo spirito di
campanile rendono impossibile una rispo-
sta definitiva. È una nascita forse sponta-
nea, figlia di due elementi fondamentali del
XIX° secolo: i nuovi metodi di stampa e
l’enorme sviluppo del servizio postale,
legato alla nascita delle ferrovie ed alla ado-
zione del francobollo.
Anche se alcuni segnalano il pistoiese
Torello Marini come il progettista di un
tipo di cartoncino adatto ad esser spedito,
la prima idea di affidare alla posta non solo
delle lettere sigillate, ma anche dei cartonci-
ni, più leggeri e sbrigativi, è attribuita al
barone Von Stephan, che la sottopone
all’esame delle Poste Imperiali, tanto che il
primo ottobre 1869 l’Amministrazione
Postale Austriaca metterà in vendita la
Corrispondenz Karte,
un cartoncino color
avorio, di cm. 12,2 per 8,5 con stampato in
alto a destra un francobollo da 2 kreuzer. Di
lì a poco, tutto il mondo adotterà questo
sistema: è l’anno zero della cartolina. In
Italia, bisognerà attendere il primo gennaio
1874, ma subito dopo l’emissione dell’inte-
ro, data l’estrema praticità dell’oggetto
postale per comunicazioni commerciali,
una grandissima percentuale di ditte lo
adotterà sovrastampandolo per caratteriz-
zarlo; rimane comunque difficile indivi-
duare il momento in cui l’intero postale
diviene una vera e propria cartolina.
Ma la leggenda più affascinante anche
se solo verosimile, fra tutti i pretendenti
alla paternità della cartolina, paternità con-
tesa prevalentemente tra francesi e tedeschi
è a mio personalissimo giudizio, quella che
ne attribuisce l’invenzione durante la guer-
ra franco-prussiana del 1870 a
Leon
Besnardeau.
Nel novembre di quell’anno,
racconta Andrea Rapisarda in
Il mondo in
cartolina,
a Sillè le Guillaume lavora il sud-
detto libraio e cartolaio.
Nelle vicinanze sono accampati 40.000
soldati che hanno un gran bisogno di carta
da lettere per scrivere alle famiglie e alle
fidanzate. Esauriti i fogli e le buste, l’inge-
gnoso libraio taglia in rettangoli di mm 66
per mm 98, le copertine dei quaderni avan-
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A
LBERTO
S
ULPIZI