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DESCRIZIONE DELLA "TORRE DEL MONUMENTO"
(o "Torraccio")

DI NETTUNO

FATTA DAL NIBBY
NEL 1831.

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DOCUMENTI STORICI

"Lasciando dopo il primo miglio la strada romana a sinistra e seguendo l'andamento di una via antica di comunicazione della quale incontrasi di tratto in tratto vestigia e che probabilmente era quella che andava a raggiungere la via Appia presso le "tre taberne", ove ancora si vede la diramazione. Il monumento appartiene agli ultimi tempi della Repubblica ed è costrutto di un reticolato (opus reticulatum) analogo a quello di Astura, con legamento di tegole alternate, come fu notato in Anzio, alla villa Corsini. Esso presenta tre corpi diversi, uno sopraposto all'altro; il basamento è un gran dado quadrato di venti piedi per ogni lato, sul quale, sopra uno zoccolo, innalzasi una mole rotonda, e, sopra questa, una specie di tempietto, pure rotondo, esternamente decorato di mezze colonne; esso terminava in una calotta o cupola sferica; tutto era intonacato a stucco in modo da indicare come se fosse costrutto di pietre; nel lato occidentale poi, dove passa la via, rimane ancora l'incassatura della iscrizione che aveva tre piedi antichi di lunghezza e due di altezza". (1)
G. Brovelli Soffredini (2) aggiunge: "Dal Nibby si nota, dunque, che la costruzione è contemporanea all'epoca di Cicerone e che il monumento aveva un tempietto. La lapide (e forse anche l'effigie della persona defunta) era posta nella parte occidentale. Tutto fa supporre che fosse il sepolcro di Tullia, figliuola di Cicerone".

ISCRIZIONE MARMOREA POSTA SULLA TORRE DEL PALAZZO BARONALE Dl NETTUNO DA MARCO ANTONIO COLONNA NEL 1569:

 

MARCUS. ANTONIUS. COLUMNA
POST. FODINAS. IN. AGRO.
ANTIANO
REPERTAS. EI. AEDES. OPERIS. PERFICIUNDI
CAUSA. EXTRUCTAS. NEPTUNUM. NOVIS
AEDIFICIIS. MUNIVIT. ET. ADORNAVIT
SAL.
ANNO. MDLXVIIII





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