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CLEMENTE VII

15 DICEMBRE 1594

BREVE DEL PONTEFICE AL COMUNE E AGLI UOMINI
Dl NETTUNO.

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DOCUMENTI STORICI

" Ai diletti figli della Comunità e Uomini della nostra terra di Nettuno Provincia Marittima, CLEMENTE VIII.

Ai diletti figli salute e apostolica benedizione: Avendo noi, da non molto, per consiglio dei nostri fratelli Cardinali di Santa Romana Chiesa, per il decretato e convenuto prezzo, conforme all'infrascritto istromento avanti il Decano dei Venerabili Fratelli nostri e Principi dell'Ordine Cardinali e diletti figli del nostro Camerario di S.R.C. della detta Camera Tesoriere e Commissario Generale, per mano del diletto figlio Tideo di Marco Notaio della detta Camera il giorno 27 settembre prossimo passato del presente anno 1594 stipulato e acquistato a titolo di compera il Castello e terra di Nettuno della Provincia Marittima con le sue fortificazioni e tutto il territorio suo, uomini e diritti da poco appartenenti al Nobile Marcantonio Colonna Contestabile di Paliano, Tagliacozzo e Regno di Napoli per noi e successori nostri Pontefici Romani Santa  Sede e Camera Apostolica... Voi, pertanto, nostri sudditi della predetta Sede, che speriamo fedeli e devoti per favori e privilegi accordati.... E siccome da poco acquistammo il Territorio tutto del detto Castello ma quasi tutto boschivo e sterposo e come esiste, incolto, Noi, riflettendo di poterlo in parte disboscare ed estirpare e ridurlo a coltura, a DIO piacente speriamo di fare, in modo di beneficare massimamente il pub" buco e privato interesse di detta terra e luoghi circonvicini; e perché abbondino di molto frumento e di tutto quello che umanamente necessita, e in breve tempo ne usufruirebbero in gran copia gli abitanti dello Stesso Castello e perché questo accada al più presto e sicuramente per il commercio, RISTABILIREMO ALMENO IN PARTE IL PORTO (Neroniano)dell'antica Anzio, non del tutto rovinato. ..A quanto fu detto di disboscare e ridurre a coltura, assumendo noi l'obbligo e mantenendolo (cosa che prossimamente speriamo di fare) Voi che possedevate, fino ad ora, una certa parte di Terra e Boschi, tale vostra proprietà la ritroviamo donata e unita a quella da noi acquistata, anch'essa da disboscare come la vostra che voi, privi di mezzi non potevate fare. Perciò quella parte di terra che voi da poco a noi e alla Camera cedeste e trasferiste allo scopo di disboscarla, Noi per nostro conto assumendola, a nostre spese tutto eseguiremo...

Dato in Roma presso S. Pietro...il giorno 15 dicembre 1594 del nostro Pontificato anno terzo" (G. Brovelli Soffredini, op. cit., pag. 121





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