di Benedetto La Padula
Nel 1832 i Borghese diventarono proprietari del feudo di Nettuno, comprensivo di terreni, animali, uomini e donne. Erano proprietari anche del Palazzo baronale, già Colonna, al centro del borgo, ma risiedevano nella villa di Bell'Aspetto, realizzata dal cardinale Vincenzo Costaguti nel 1648. Capostipite di questa famiglia, originaria dei Borghi di Siena, i cui simboli araldici sono l'aquila e il drago, era Marcantonio I (1504-1574), valente giureconsulto. Il primogenito Camillo (1552-1621) era diventato papa con il nome di Paolo V. Alle cariche ricoprivano il nipote Scipione, ideatore della Villa Borghese di Roma, il senatore della repubblica Marcantonio IV (1730-1800) e i figli Camillo (1775-1832) e Francesco (1776-1839). Camillo, nel 1803, sposò la sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte. Il 3 maggio 1832 Camillo comprò il feudo di Nettuno dalla Reverenda Camera Apostolica, che aveva bisogno di danaro per sanare l'erario dello Stato Pontificio, sotto Gregorio XVI. Camillo lasciò il feudo, compresa la villa di Bell'Aspetto, al fratello Francesco Borghese-Aldobrandini (Salviati per parte di madre). Il 29 maggio 1839, il feudo passò in eredità al figlio Marcantonio V (1814-1886) e da questi al Tiglio Paolo (1844-1920). Nel 1895, Paolo rischiò di perdere la proprietà della villa per una procedura fallimentare. Intervenne il fratello Giuseppe, che la ricomprò all'asta e la immise nella dote della figlia Genoveffa. Quando Genoveffa sposò il cugino Rodolfo (1880-1963), figlio di Paolo, la villa ritornò nella linea primaria della famiglia. Dal matrimonio di Rodolfo con Genoveffa nacque Steno. Dopo la morte di Genoveffa, Rodolfo sposò, in seconde nozze, Giulia Frascara, da cui nacque Giovannangelo, l'attuale proprietario. |